I benefici della Digital & Mobile Enterprise

L’Osservatorio

Mobile Enterprise della School of Management del Politecnico di Milano rileva come le soluzioni per la Digital & Mobile Enterprise stiano oggi cambiando profondamente l’approccio delle organizzazioni pubbliche e private all’innovazione dei processi di Business. Applicazioni mobili, device innovativi e scelte tecnologiche scalabili hanno consentito a molte aziende di riprogettare i propri processi, per ottimizzarli e migliorarne il grado di efficienza ed efficacia. In questo contesto, un ruolo propulsivo non trascurabile è stato – ed è – svolto dall’avvento dei Tablet, che hanno saputo condensare in un unico dispositivo caratteristiche di elevata portabilità, buona capacità di visualizzazione, connettività e usabilità. Questa poliedricità di opportunità negli ultimi due anni ha fatto dei Tablet i principali abilitatori di un vero e proprio nuovo paradigma organizzativo, finalizzato a far convergere sull’utente un insieme di opportunità offerte dalle nuove soluzioni ICT: l’accesso in mobilità a risorse in cloud; la connessione “sociale” con la propria rete di contatti; la digitalizzazione dei processi estesa sul campo fino alla raccolta di firme autografe.

Secondo l’ultima Ricerca dell’Osservatorio Mobile Enterprise della School of Management del Politecnico di Milano, nel 2013 la priorità attribuita agli investimenti in soluzioni Mobile, funzionali al business aziendale, è stata alta o medio-alta nel 50% delle grandi aziende intervistate e nel 30% delle PMI italiane mentre per il 2014, le percentuali aumentano, rispettivamente, al 66% e al 37%.

In molti casi la minor propensione delle PMI è determinata sia dalla riduzione dei budget IT, a causa della crisi, sia dalla limitata capacità di percepire nella Mobility una valida alleata per lo sviluppo del business. Nonostante il buon interesse da parte delle PMI per i dispositivi Mobile, solo il 25% ha già introdotto Mobile Business App. Ciò che preoccupa è che il 47% non mostra alcun interesse verso queste soluzioni. In questo caso il gap con le grandi imprese diventa più sensibile, se consideriamo la propensione futura (sia di breve sia di medio/lungo termine) a introdurre Mobile Business App: 27% per le PMI italiane e 61% per le grandi imprese analizzate.

L’avvento di Tablet e Business Apps sta contribuendo a scardinare le “storiche” barriere all’adozione di progetti di Mobility in ambito Business: barriere sia organizzative (scarso commitment a livello di Top Management, resistenze da parte degli utenti, dovute a scarsa familiarità coi terminali, inerzie all’adozione, timore di perdere autonomia a favore di un maggiore controllo, scarso coinvolgimento del Middle Management con conseguente comportamento “inerziale”) sia tecnologiche (difficoltà di integrazione e sincronizzazione tra diversi sistemi, autonomia e resistenza dei terminali, usabilità dei dispositivi, sicurezza dei dati contenuti nel device e dell’accesso al Sistema Informativo, limiti di banda, grado di copertura della rete).

Le sfide quindi non mancano: rispetto al passato gli utenti sono sempre più spesso dotati di una maggiore consapevolezza sul funzionamento di device e software; i nuovi modelli di interazione di tipo “touch” condizionano le logiche di sviluppo delle applicazioni, sempre più orientate alla facilità di utilizzo; il grado di “immediatezza” che ne deriva impatta e riduce le esigenze di formazione da erogare agli utenti; l’elevata portabilità si accompagna a opportunità di visualizzazione e condivisione dei contenuti, introducendo nuove esigenze di accesso ai dati in mobilità. Sono tutti elementi che rappresentano nuove potenziali fonti di valore per le organizzazioni. Per poterle sfruttare appieno, i CIO stanno cercando di comprendere come gestirle, in quanto introducono nuovi trade-off e rimettono in discussione scelte che sembravano ormai consolidate: relative ai modelli e alle logiche di integrazione tra applicazioni e applicazioni e tra Sistemi e applicazioni, alle soluzioni per garantire la sicurezza di dati e dispositivi, ai modelli di gestione della connettività, all’ampiezza dei perimetri dei processi supportati in mobilità e delle informazioni a questi connesse.

Per introdurre le soluzioni di Digital & Mobile Enterprise esiste una vera e propria “Ricetta” della Digitalizzazione: una Big Picture, che si compone di una serie di “ingredienti” – le singole soluzioni – che vanno opportunamente combinati, secondo la propria Ricetta, appunto, che va “preparata” avendo ben chiaro il risultato che l’organizzazione intende raggiungere. Ingredienti costituiti non solo dai progetti che si vogliono introdurre: fondamentale è la presenza del Commitment di tutte le funzioni aziendali – compreso il vertice dell’organizzazione – e soprattutto una corretta gestione del cambiamento (Change Management). Definita quindi la Ricetta e i suoi ingredienti, occorre poi rivolgere il focus all’interno dell’organizzazione, per effettuare un Assessment sugli ingredienti di cui già effettivamente si dispone e una Gap Analysis per individuare lo scostamento dall’obiettivo (ciò che manca).

Solo così le aziende potranno raggiungere a pieno i benefici di efficacia ed efficienza che queste soluzioni possono portare.

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